Almo Fanciullini, un ragazzo di quattordici anni, ha raccontato la guerra che ha attraversato Arezzo tra il 1943 e il 1944.“Attraverso la spontaneità e la genuinità del diario di un adolescente si riscopre come la gente più umile visse la guerra di liberazione in Arezzo. Non è soltanto una cronaca, ma piuttosto un fluire di sensazioni e l’insieme di tanti quadretti di vita familiare e sociale che si sono svolti in quel periodo della storia… Tutto filtrato attraverso la psicologia propria dell’adolescenza, che vive con curiosità e alla ricerca del gioco anche gli eventi più tragici” (Angelo Passaleva).
Almo Fanciullini, un ragazzo di quattordici anni, ha raccontato la guerra che ha attraversato Arezzo tra il 1943 e il 1944.“Attraverso la spontaneità e la genuinità del diario di un adolescente si riscopre come la gente più umile visse la guerra di liberazione in Arezzo. Non è soltanto una cronaca, ma piuttosto un fluire di sensazioni e l’insieme di tanti quadretti di vita familiare e sociale che si sono svolti in quel periodo della storia… Tutto filtrato attraverso la psicologia propria dell’adolescenza, che vive con curiosità e alla ricerca del gioco anche gli eventi più tragici” (Angelo Passaleva).