Daniela Salabelle, nata a Cagliari nel 1958 ha vissuto a Pistoia dal 1965 fino alla sua prematura scomparsa, avvenuta nel 2006.
Dopo avere conseguito i diplomi di maturità classica e di maturità magistrale, si era introdotta nel mondo della scuola elementare inizialmente come insegnante di religione, quindi, dal 1994, come insegnante di classe. Nel 1993 aveva conseguito il Magistero in Scienze Religiose presso l’Ateneo Romano della Santa Croce. Era sposata, con tre figli. Nei primi anni novanta, sensibile alle drammatiche vicende della guerra nei Balcani, aveva promosso presso il proprio Istituto scolastico un’attività di contatti, scambi e ospitalità di bambini bosniaci alloggiati presso il campo profughi di Verzej (Slovenia). Negli anni tale iniziativa ha conosciuto un grande sviluppo di relazioni, sfociato in un vero e proprio rapporto di gemellaggio tra le scuole elementari del V circolo di Pistoia e la scuola «Mula Mustafa Baseskija» di Sarajevo. L’iniziativa porta oggi il nome di «Progetto Daniela Salabelle».
Daniela Salabelle, nata a Cagliari nel 1958 ha vissuto a Pistoia dal 1965 fino alla sua prematura scomparsa, avvenuta nel 2006.
Dopo avere conseguito i diplomi di maturità classica e di maturità magistrale, si era introdotta nel mondo della scuola elementare inizialmente come insegnante di religione, quindi, dal 1994, come insegnante di classe. Nel 1993 aveva conseguito il Magistero in Scienze Religiose presso l’Ateneo Romano della Santa Croce. Era sposata, con tre figli. Nei primi anni novanta, sensibile alle drammatiche vicende della guerra nei Balcani, aveva promosso presso il proprio Istituto scolastico un’attività di contatti, scambi e ospitalità di bambini bosniaci alloggiati presso il campo profughi di Verzej (Slovenia). Negli anni tale iniziativa ha conosciuto un grande sviluppo di relazioni, sfociato in un vero e proprio rapporto di gemellaggio tra le scuole elementari del V circolo di Pistoia e la scuola «Mula Mustafa Baseskija» di Sarajevo. L’iniziativa porta oggi il nome di «Progetto Daniela Salabelle».