Maria
Serena Quercioli, nata a Firenze nel 1972, si è diplomata nel 1991 all’istituto
tecnico «Ginori Conti» di Firenze ed è giornalista dal 1996. Lavora dal 1993
come corrispondente del quotidiano «La Nazione», per le redazioni di Firenze e
Prato, e collabora con il settimanale «Toscana Oggi».
Ha
pubblicato i seguenti volumi: Gorinello.
Un borgo attraverso la storia (Idest, 1997), San Piero a Ponti. Un paese si racconta (Idest, 1998), San Donnino. Settant’anni da ricordare
(Idest,1999), La strage di Castello
(Idest, 2000), Montemignaio e Podernovo -
Quell’estate del ’44. Archivi e memorie di guerra (Comune di Montemignaio e
Pelago, 2001), Capalle. Tradizioni e
innovazioni di una comunità (Idest, 2004), Da guardie comunali a Polizia Municipale: 155 anni a Campi Bisenzio
(Idest, 2004), Circolo Dino Manetti. Una
nuova cultura nel rispetto delle diversità (Idest, 2008), Una storia di solidarietà. La Pubblica
Assistenza di Campi Bisenzio 1931-2008 (NTE, 2008), La Misericordia di Campi Bisenzio. Cronache e testimonianze 1996-2016
(Idest, 2017), Il castello di Capalle
(con Carlo Caputo, Eta Beta, 2019) Tutti
in carrozza! Sandra Cuccaro. Viaggio di una vita controcorrente (Attucci,
2019), e Don Giuseppe Cioni, un sacerdote artista (Polistampa, 2020).
Il
racconto-inchiesta Da San Donnino alle
Piagge, viaggio nell’hinterland dal 1986 al 2006 ha ottenuto il terzo posto
al premio “Raccontare la periferia” ed è stato inserito nell’omonimo fascicolo
dell’antologia del Gabinetto Vieusseux (Polistampa, 2008). Nel 2016 l’articolo Mabruke e Paola ha ottenuto il terzo
posto al premio nazionale di giornalismo “Ennio Macconi”, dedicato al tema
dell’immigrazione. Nel 2020 il racconto Giuseppina
Storai, storia di una maestra cieca che insegnava agli studenti vedenti ha
vinto il terzo premio al concorso “Raccontami una storia”, promosso dalla cooperativa
Eccoci di Prato, ed è stato inserito nell’antologia omonima.
Da
un paio di anni studia a Prato la lingua cinese.
Maria
Serena Quercioli, nata a Firenze nel 1972, si è diplomata nel 1991 all’istituto
tecnico «Ginori Conti» di Firenze ed è giornalista dal 1996. Lavora dal 1993
come corrispondente del quotidiano «La Nazione», per le redazioni di Firenze e
Prato, e collabora con il settimanale «Toscana Oggi».
Ha
pubblicato i seguenti volumi: Gorinello.
Un borgo attraverso la storia (Idest, 1997), San Piero a Ponti. Un paese si racconta (Idest, 1998), San Donnino. Settant’anni da ricordare
(Idest,1999), La strage di Castello
(Idest, 2000), Montemignaio e Podernovo -
Quell’estate del ’44. Archivi e memorie di guerra (Comune di Montemignaio e
Pelago, 2001), Capalle. Tradizioni e
innovazioni di una comunità (Idest, 2004), Da guardie comunali a Polizia Municipale: 155 anni a Campi Bisenzio
(Idest, 2004), Circolo Dino Manetti. Una
nuova cultura nel rispetto delle diversità (Idest, 2008), Una storia di solidarietà. La Pubblica
Assistenza di Campi Bisenzio 1931-2008 (NTE, 2008), La Misericordia di Campi Bisenzio. Cronache e testimonianze 1996-2016
(Idest, 2017), Il castello di Capalle
(con Carlo Caputo, Eta Beta, 2019) Tutti
in carrozza! Sandra Cuccaro. Viaggio di una vita controcorrente (Attucci,
2019), e Don Giuseppe Cioni, un sacerdote artista (Polistampa, 2020).
Il
racconto-inchiesta Da San Donnino alle
Piagge, viaggio nell’hinterland dal 1986 al 2006 ha ottenuto il terzo posto
al premio “Raccontare la periferia” ed è stato inserito nell’omonimo fascicolo
dell’antologia del Gabinetto Vieusseux (Polistampa, 2008). Nel 2016 l’articolo Mabruke e Paola ha ottenuto il terzo
posto al premio nazionale di giornalismo “Ennio Macconi”, dedicato al tema
dell’immigrazione. Nel 2020 il racconto Giuseppina
Storai, storia di una maestra cieca che insegnava agli studenti vedenti ha
vinto il terzo premio al concorso “Raccontami una storia”, promosso dalla cooperativa
Eccoci di Prato, ed è stato inserito nell’antologia omonima.
Da
un paio di anni studia a Prato la lingua cinese.