Francesco Montemurro è nato a Viareggio nel 1957.Di padre lucano e madre calabrese, vive e lavora a Massa mai dimentico dei valori e delle passioni del Sud.
Dimostra assai precocemente una straordinaria inclinazione verso la pittura, tant’è che a soli sei anni chiede ed ottiene dal padre un manualetto dall’emblematico titolo "come dipingere ad olio". A undici anni la vendita del primo quadro.
Si laurea in giurisprudenza e inizia ad esercitare la professione di avvocato.
Collabora alle più prestigiose riviste del settore, pubblica scritti e monografie anche per «Il Sole 24 Ore»; tiene con successo conferenze e partecipa a dibattiti. Ma sotto la cenere continuano ad ardere la passione e lo studio per l’arte figurativa: Montemurro continua senza sosta nel dipingere, ad approfondire colori,forme e prospettive. Sono anni di dubbi e contrasti; le notti trascorrono inquiete dinanzi al cavalletto. Ma oramai, con prepotenza, incomincia a farsi strada l’idea di dedicarsi completamente alla pittura. Il desiderio diventa irrefrenabile; Montemurro ancora una volta decide: affermato professionista abbandona la toga e non si sottrae al suo destino.
Francesco Montemurro è nato a Viareggio nel 1957.Di padre lucano e madre calabrese, vive e lavora a Massa mai dimentico dei valori e delle passioni del Sud.
Dimostra assai precocemente una straordinaria inclinazione verso la pittura, tant’è che a soli sei anni chiede ed ottiene dal padre un manualetto dall’emblematico titolo "come dipingere ad olio". A undici anni la vendita del primo quadro.
Si laurea in giurisprudenza e inizia ad esercitare la professione di avvocato.
Collabora alle più prestigiose riviste del settore, pubblica scritti e monografie anche per «Il Sole 24 Ore»; tiene con successo conferenze e partecipa a dibattiti. Ma sotto la cenere continuano ad ardere la passione e lo studio per l’arte figurativa: Montemurro continua senza sosta nel dipingere, ad approfondire colori,forme e prospettive. Sono anni di dubbi e contrasti; le notti trascorrono inquiete dinanzi al cavalletto. Ma oramai, con prepotenza, incomincia a farsi strada l’idea di dedicarsi completamente alla pittura. Il desiderio diventa irrefrenabile; Montemurro ancora una volta decide: affermato professionista abbandona la toga e non si sottrae al suo destino.