Sono stata fortunata. Credo che nel lavoro, come nella vita,
la fortuna sia fondamentale, e io l’ho avuta.
Ho capito quello che avrei voluto fare “da grande” quando ero ancora in tempo
per farlo. Ho iniziato a lavorare negli archivi quando ancora si lavorava su
archivi veri (scusatemi carte di deposito e correnti…).
Ho avuto il tempo di imparare, di sbagliare e anche di imparare e sbagliare di
nuovo.
Ho avuto modo di conoscere (e riconoscere) gli odori, i colori e i suoni di
questo lavoro.
Ho avuto la possibilità di capire quali archivi erano fatti per me e quali…
“vabbè, il lavoro è lavoro”.
Ho avuto l’occasione di incontrare persone che sono diventate amici e poi
colleghi e poi magari qualche altra cosa, ma che sono rimasti amici.
Ho avuto soprattutto la fortuna – quella vera – di creare qualcosa, di stare
insieme a persone che stimo e a cui voglio bene, con le quali è facile ridere
anche in mezzo al temporale.
Sono stata fortunata. Credo che nel lavoro, come nella vita,
la fortuna sia fondamentale, e io l’ho avuta.
Ho capito quello che avrei voluto fare “da grande” quando ero ancora in tempo
per farlo. Ho iniziato a lavorare negli archivi quando ancora si lavorava su
archivi veri (scusatemi carte di deposito e correnti…).
Ho avuto il tempo di imparare, di sbagliare e anche di imparare e sbagliare di
nuovo.
Ho avuto modo di conoscere (e riconoscere) gli odori, i colori e i suoni di
questo lavoro.
Ho avuto la possibilità di capire quali archivi erano fatti per me e quali…
“vabbè, il lavoro è lavoro”.
Ho avuto l’occasione di incontrare persone che sono diventate amici e poi
colleghi e poi magari qualche altra cosa, ma che sono rimasti amici.
Ho avuto soprattutto la fortuna – quella vera – di creare qualcosa, di stare
insieme a persone che stimo e a cui voglio bene, con le quali è facile ridere
anche in mezzo al temporale.