Bolognese di nascita ma, dalla laurea in scienze politiche
alla facoltà Cesare Alfieri, fiorentino di adozione, Piergiovanni Permoli era
diventato giornalista professionista nel 1962, e da allora ha sempre
partecipato attivamente alla vita culturale del paese, dedicandosi soprattutto
al cinema, di cui era particolarmente appassionato. Aveva iniziato la sua
carriera a Roma, al «Mondo» di Pannunzio, per poi passare alla Rai e, in
seguito alla sua adesione al Partito Repubblicano, collaborare con la «Voce
Repubblicana», fino alla rivista «Il Portolano», che aveva fondato e diretto e
con la quale proponeva riflessioni sull’arte, sullo scrivere e sulla poesia. Ma
Permoli è stato anche un importante saggista, autore, in particolare, di testi
come I partiti politici e la Costituente,
Lezioni sull’antifascismo e, più
recentemente, Lo specchio scuro, un
approfondito e appassionato libro sul cinema.
È morto all’età di settantacinque anni, nella notte del 25 novembre 2005.
Ricorda di lui Tommaso Gurrieri: “… quello che contava, l’unica cosa che
davvero mi ha sempre colpito di lui, era la passione. L’amore totale,
incondizionato, appassionato per tre cose: lo scrivere, il leggere e il
cinema”.
Bolognese di nascita ma, dalla laurea in scienze politiche
alla facoltà Cesare Alfieri, fiorentino di adozione, Piergiovanni Permoli era
diventato giornalista professionista nel 1962, e da allora ha sempre
partecipato attivamente alla vita culturale del paese, dedicandosi soprattutto
al cinema, di cui era particolarmente appassionato. Aveva iniziato la sua
carriera a Roma, al «Mondo» di Pannunzio, per poi passare alla Rai e, in
seguito alla sua adesione al Partito Repubblicano, collaborare con la «Voce
Repubblicana», fino alla rivista «Il Portolano», che aveva fondato e diretto e
con la quale proponeva riflessioni sull’arte, sullo scrivere e sulla poesia. Ma
Permoli è stato anche un importante saggista, autore, in particolare, di testi
come I partiti politici e la Costituente,
Lezioni sull’antifascismo e, più
recentemente, Lo specchio scuro, un
approfondito e appassionato libro sul cinema.
È morto all’età di settantacinque anni, nella notte del 25 novembre 2005.
Ricorda di lui Tommaso Gurrieri: “… quello che contava, l’unica cosa che
davvero mi ha sempre colpito di lui, era la passione. L’amore totale,
incondizionato, appassionato per tre cose: lo scrivere, il leggere e il
cinema”.