Lorenzo Bonamassa nasce a Firenze il 19 ottobre 1977 e fin da piccolo dimostra interesse e dedizione per il disegno. Dai 16 ai 19 anni si dedica soprattutto al disegno fumettistico e produce alcuni lavori in pastello a olio su carta e cartone. Da sempre autodidatta, si allontana dalle arti figurative per i seguenti sei anni, prediligendo la poesia e l’arte del calligramma. Si laurea in Medicina e chirurgia nel 2003, per poi specializzarsi in Psichiatria nel 2007, ma già dal 2004 ritrova progressivamente il vecchio interesse per il disegno che lo spinge a prendere lezioni private di figura e tecnica a olio.
I suoi lavori sono realizzati con tecnica a olio su tela, carta, cartone e stoffa. Egli concepisce la creazione di un’opera come parte integrante del continuo processo di riorganizzazione del Sé: nei suoi quadri le figure protagoniste si integrano in uno scenario che altro non è se non quello psichico. Il dipinto è parte del processo interminabile di re-interpretazione del mondo attraverso il proprio e unico sentire: «penso che l’arte – ha affermato – sia non solo un ottimo mezzo di comunicazione, ma anche un modo gioiosamente serio di Sentire e di esorcizzare la terribile paura di ‘non sentire niente’. Perché se ti allontani dalla tua unicità aggrappandoti a questa o a quella verità ortodossa, a questo o quel dogma inviolabile, a questa o quella moda, non solo sei un po’ meno libero, ma rischi anche di confonderti e perderti, e non sentire più te stesso, di non sentire più nulla».
www.lorenzobonamassa.it
Lorenzo Bonamassa nasce a Firenze il 19 ottobre 1977 e fin da piccolo dimostra interesse e dedizione per il disegno. Dai 16 ai 19 anni si dedica soprattutto al disegno fumettistico e produce alcuni lavori in pastello a olio su carta e cartone. Da sempre autodidatta, si allontana dalle arti figurative per i seguenti sei anni, prediligendo la poesia e l’arte del calligramma. Si laurea in Medicina e chirurgia nel 2003, per poi specializzarsi in Psichiatria nel 2007, ma già dal 2004 ritrova progressivamente il vecchio interesse per il disegno che lo spinge a prendere lezioni private di figura e tecnica a olio.
I suoi lavori sono realizzati con tecnica a olio su tela, carta, cartone e stoffa. Egli concepisce la creazione di un’opera come parte integrante del continuo processo di riorganizzazione del Sé: nei suoi quadri le figure protagoniste si integrano in uno scenario che altro non è se non quello psichico. Il dipinto è parte del processo interminabile di re-interpretazione del mondo attraverso il proprio e unico sentire: «penso che l’arte – ha affermato – sia non solo un ottimo mezzo di comunicazione, ma anche un modo gioiosamente serio di Sentire e di esorcizzare la terribile paura di ‘non sentire niente’. Perché se ti allontani dalla tua unicità aggrappandoti a questa o a quella verità ortodossa, a questo o quel dogma inviolabile, a questa o quella moda, non solo sei un po’ meno libero, ma rischi anche di confonderti e perderti, e non sentire più te stesso, di non sentire più nulla».
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