Francesco Nesi è nato a San Casciano Val di Pesa (Firenze)
il 30 settembre del 1952, ma attualmente vive e lavora a Tavarnelle Val di
Pesa. Pittore autodidatta, il suo amore per l’arte lo ha spinto a dipingere
sempre, fino a diventare un vero e proprio impegno. La dimensione toscana è
congeniale a tutte le sue creazioni pittoriche, di cui le colline morbide e
arcobaleniche rappresentano l’humus essenziale. Da questo terreno fecondo nasce
un albero fantastico da dove si diramano personaggi in bilico tra il trasognato
e l’ironico, volanti e svolazzanti, impregnati da colori vivaci e movimentati.
Oltre alla natura, anche tutta la cultura di questa regione influenza
enormemente l’artista, che rivisita con la sua personale sensibilità i luoghi,
i periodi e le idee in un’ottica talvolta squisitamente deformante.
Il suo talento è stato riconosciuto fin da subito, ma il premio più importante
arriva nel 1985 – Premio Bargellini – insieme alla successiva personale presso
la Biblioteca Nazionale di Firenze. Nel capoluogo toscano ha esposto anche alla
Stazione Leopolda, all’Associazione G. Battista, all’ex convento della
Leopoldina, all’Hotel Helvetia Bristol e, come protagonista in primo piano,
all’Hotel Excelsior. Nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio ha ricevuto
il Premio per la pittura del Fiorino d’Oro. Le sue opere sono state ospitate
non solo in Italia (a Vigevano, Ferrara, Brescia, Parma, Lucca, Bari, al
Palazzo Barberini a Roma),ma anche all’estero: in Germania (Monaco e Minden),
in Francia (Parigi, Cap d’Antibes e Chaumont) e negli Stati Uniti (all’Artexpo
di New York nel 1997). Inizia poi una costante collaborazione con una galleria
nella città di Carmel in California, e a Seattle.
Francesco Nesi è nato a San Casciano Val di Pesa (Firenze)
il 30 settembre del 1952, ma attualmente vive e lavora a Tavarnelle Val di
Pesa. Pittore autodidatta, il suo amore per l’arte lo ha spinto a dipingere
sempre, fino a diventare un vero e proprio impegno. La dimensione toscana è
congeniale a tutte le sue creazioni pittoriche, di cui le colline morbide e
arcobaleniche rappresentano l’humus essenziale. Da questo terreno fecondo nasce
un albero fantastico da dove si diramano personaggi in bilico tra il trasognato
e l’ironico, volanti e svolazzanti, impregnati da colori vivaci e movimentati.
Oltre alla natura, anche tutta la cultura di questa regione influenza
enormemente l’artista, che rivisita con la sua personale sensibilità i luoghi,
i periodi e le idee in un’ottica talvolta squisitamente deformante.
Il suo talento è stato riconosciuto fin da subito, ma il premio più importante
arriva nel 1985 – Premio Bargellini – insieme alla successiva personale presso
la Biblioteca Nazionale di Firenze. Nel capoluogo toscano ha esposto anche alla
Stazione Leopolda, all’Associazione G. Battista, all’ex convento della
Leopoldina, all’Hotel Helvetia Bristol e, come protagonista in primo piano,
all’Hotel Excelsior. Nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio ha ricevuto
il Premio per la pittura del Fiorino d’Oro. Le sue opere sono state ospitate
non solo in Italia (a Vigevano, Ferrara, Brescia, Parma, Lucca, Bari, al
Palazzo Barberini a Roma),ma anche all’estero: in Germania (Monaco e Minden),
in Francia (Parigi, Cap d’Antibes e Chaumont) e negli Stati Uniti (all’Artexpo
di New York nel 1997). Inizia poi una costante collaborazione con una galleria
nella città di Carmel in California, e a Seattle.