È nata a Livorno in una grande famiglia ebrea che le ha donato una fanciullezza felice. Scrive di lei Claudio Contrafatto: "Il dramma della guerra e delle persecuzioni razziali l’hanno costretta a maturare anzitempo, ma non le hanno fatto perdere il gusto della vita. Riuscendo ad elaborare le sofferenze, ha tratto da se stessa la migliore espressione artistica senza sventolare la bandiera dell’intellettualismo".
È nata a Livorno in una grande famiglia ebrea che le ha donato una fanciullezza felice. Scrive di lei Claudio Contrafatto: "Il dramma della guerra e delle persecuzioni razziali l’hanno costretta a maturare anzitempo, ma non le hanno fatto perdere il gusto della vita. Riuscendo ad elaborare le sofferenze, ha tratto da se stessa la migliore espressione artistica senza sventolare la bandiera dell’intellettualismo".